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  • Lavinia

Il medico di corte di Enquist

"Ed era come se vedesse aprirsi lo spiraglio della storia, e sapeva che era lo spiraglio della propria vita, e che solo lui poteva infilarsi in quello spiraglio. E che forse, forse, quello era il suo dovere."


A metà tra un romanzo storico e un saggio, questa bellissima opera dello scrittore svedese Enquist ci porta alla corte di Danimarca della seconda metà del Settecento. Sul trono siede Cristiano VII, un giovane intelligente e sensibile, ridotto sull'orlo della follia da un'educazione rigida e oppressiva. Alternando attimi di lucidità a momenti di alienazione, Cristiano cresce credendo che la vita sia un teatro e che il suo ruolo sia quello di un attore che deve recitare delle battute. In questa vita infernale, peggiorata dal matrimonio con la principessa inglese Caroline Mathilde, che non riescea comprenderlo, Cristiano trova un sostegno in Johann Friedrich Struensee, medico tedesco di Altona, uomo riservato e operoso, imbevuto di ideali illuministi.

Con il consenso del re,Struensee inizia ad assumere un ruolo sempre più importante e ha la possibilità di mettere in pratica le sue idee, dando origine ad una rivoluzione liberale che per ben quattro anni incendia la Danimarca. (1768-1772) Ma le forze della reazione tramano ai suoi danni e a salvare Struensee non basterà l'amore della regina Caroline Mathilde...

Il romanzo racconta uno spaccato di storia molto interessante, che non conoscevo. Enquist tratteggia alla perfezione tutti i personaggi principali della vicenda, dai sovrani a Struensee, ai ministri reazionari come l'odioso Guldberg. Enquist ha un modo di raccontare particolare, con uno stile diretto, a frasi brevi, quasi spezzate, ma

molto incisivo. Un romanzo che consiglio vivamente, sia per l'interesse della storia in sé, che per il modo completo e dettagliato con cui l'autore riporta questo spaccato storico.


Curiosità: da queste vicende è stato tratto nel 2012 un film, "A royal affair"


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© A cura di Lavinia Fonzi
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